Nel
corredo di un fante Italiano non poteva certamente mancare lo scudo.
Questo strumento di difesa era molto in voga per tutto il XV secolo
e veniva utilizzato soprattutto se si era sprovvisti di protezioni personali
in piastra o per servizi leggeri.
Rifacendomi
ad informazioni raccolte sui famosi scudi o "Rotelle Milanesi",
Bottino della battaglia di Giornico del 1478 ed esposti presso il Museo
di Lucerna, ho proceduto alla realizzazione di uno simile a questi.
Presso una falegnameria mi sono procurato delle doghe in legno alte
12mm e larghe 80mm. Queste sono state incollate fra di loro su due strati
sovrapposti uno disposto verticalmente e l'atro orizzontalmente. Dopo
averli tenuti in pressione fra di loro per 24 ore con un seghetto ho
effettuato un taglio rotondo estraendo uno scudo di 60 cm di diametro.
Il legno l'ho poi ricoperto con uno strato di pelle, incollata anch'essa.
Una volta asciugata, la pelle è stata ricoperta con una tela,
spennellata a fine lavoro con colla e gesso diluiti, per permettere
una migliore aderenza dei colori. La parte interna è stata rivestita
anch'essa di sola pelle più sottile. Le cinghie di aggancio per
il braccio sono state attaccate sopra uno strato di imbottitura di pelle
e lana con dei grossi ribattini. A fine lavori lo scudo peserà
3 kg.
Lo
scudo è stato verniciato con tempere. Per il disegno mi sono
ispirato proprio alle Rotelle esposte in Svizzera riproducendo le tipiche
losanghe bianche e nere.
Sono
molto soddisfatto del lavoro e devo riconoscere che offre una discreta
protezione. Grazie alle due cinghie e alla robusta maniglia si ottiene
un'ottima mobilità coeva con il braccio, nonostante il peso.
Sicuramente un fisico addestrato potrebbe gestire con disinvoltura lo
scudo e un'arma ottenendo un'ottimo compromesso difesa/offesa.
Per chi volesse approfondire l'argomento su questo tipo di scudi vorrei consigliare il libro: "Le rotelle milanesi bottino della battaglia di Giornico 1478" della Società Svizzera di Araldica, autore Gastone Cambin