Lungo le sponde del Belbo, circa 400 anni fa, si svolsero i fatti bellici che i Canellesi rievocano ogni anno nel mese di giugno. Agli inizi del XVII secolo, con l'Italia divisa in una miriade di staterelli e principati soggetti all'influenza di Francia e Spagna, si scatena quella che è definita "Guerra di successione per il Monferrato" che vide Carlo Emanuele I Duca di Savoia impegnato contro gli Spagnoli. Il Duca di Savoia rivendicava il Monferrato e la Spagna gli intimò di ritirarsi, ne seguì una guerra disperata che si concluse con la pace di Madrid del 1617. In questo periodo di battaglie e scaramucce si inserisce l'episodio dell'assedio di Canelli.
La giornata si presentò da subito caldissima, sia per la colonnina del termometro che per il movimentarsi di personaggi nei loro costumi folcloristici del XVII secolo. L'intera cittadina era stata addobbata a dovere coprendo tutto ciò che fosse "moderno" e lungo le vie del centro storico erano disseminate bancarelle e stand rinascimentali. All'entrata ci fu dato il tiletto che è un documento rilasciato in quel periodo dalla cittadina sotto assedio, questo poteva essere richiesto durante la giornata dalle guardie e in caso di mancanza pena la gogna! La cosa che ci colpì subito fu l'alto numero di stranieri. Numerosi gruppi di lanzichenecchi tedeschi, picchieri svizzeri, armati francesi e mercenari scozzesi scorazzavano per le strade. Un astuto concorso con premio in denaro per la miglior scenetta o bancarella aveva attirato il meglio in fatto di esposizioni a tutto guadagno dei visitatori.
All'ora di pranzo sotto un sole californiano abbiamo assistito alla battaglia presso le porte della città, purtroppo molto sacrificata come spazio che impediva la vista delle performance dei figuranti (un centinaio). Da un punto di vista rievocativo la manifestazione è stata molto curata e le persone intervenute erano molto filologiche, ottimi gli stand in concorso, un po' meno il pranzo presso le locande.